Passione

Aforismi

Cesarina Vighy

Anni di quiete che si potrebbero chiamare anni felici se solo sapessimo, mentre la si vive, che quella è la felicità.
Fatevi venire o, se lo avete già, coltivate il senso dell’umorismo. C’è tanto da ridere al mondo.
I luoghi comuni sono spesso comuni verità.
Il corpo non invecchia tutto assieme; è fatto a pezzi e ogni tanto ce ne giochiamo uno.
In Italia le donne lavorano (eccome!) ma sono ancora lontane dal prestigio, potere e relativo stipendio assegnati di preferenza agli uomini.
In amore, o tutto o niente.
L'alcol è un compagno terribile, da cui è difficile staccarsi e che a poco a poco si sostituisce a tutto: donne, lavoro, amore.
La cosa più stupida da dire a un malato è che lo si trova molto bene, che è una fissazione, che tutti stanno un po' giù ecc. La cosa più triste, invece, è quando non te lo dicono più, anzi non sanno bene che dire.
La curiosità è il motore dell’intelligenza, è una robusta stampella con cui sorreggersi, è la porta aperta sulla vita.
La guerra, fra i suoi pochissimi pregi, ha quello di rendere più intelligenti le persone in pericolo.
La malattia, cronica e degenerativa, ti dà pure qualcosa: sai distinguere ciò che è importante da ciò che non lo è, sei più sensibile al dolore del mondo, più “intelligente”. Ma non è un grand’affare.
La natura è davvero un tempio ecc. ecc. anche se le sue colonne possono essere le zampe di un gatto e persino, miracolo, quelle esilissime di un ragno.
Non spaventarti: i lupi sono solo cani che hanno fame.
Ogni collezionismo spinto fino alla mania, dagli innocui francobolli agli inquietanti editti sulle esecuzioni capitali, ha già odore di decomposizione.
Per chi li ama i libri sono come figli, riconoscibili fra mille copie ingannevolmente uguali, “pezzi ’e core”.
Per le persone che hanno il gusto della solitudine, essere in un luogo in cui nessuno può collocarti precisamente è una gioia rara: forse sta tutto lì anche il piacere dei viaggi.
Per legge di natura, nessuno è attratto dalle persone di cattivo umore, tanto bisognose di gentilezza e di coccole, riservate invece, e senza nessuna cattiva intenzione, a creature positive, cui non sarebbero così necessarie.
Più si cresce, meno si capisce: solo lampi nel buio, brandelli di realtà, stracci di verità strappati coi denti.
Questa chiesa cattolica (l'ultima al mondo a cui mi convertirei) mi scandalizza. Quando sento che vede la vita in un corpo martoriato da diciassette anni di torture terapeutiche o in poveri embrioni tenuti in frigorifero come lattine di birra vicine alla scadenza, mentre nega una speranza a dei disgraziati che la ripongono nelle staminali, mi viene la bava alla bocca.
Solo i dottori trovano le parole per ingannarti, è questo che imparano all'università, e tu esci dallo studio sollevato ma appena arrivi all'ascensore ti rendi conto che sono balle a pagamento e fai la faccia di Bob Hope quando scopre uno scheletro nell'armadio: lo richiude subito come se niente fosse ma dopo due minuti urla per lo spavento.
Tutti i poeti sono mistici, perché hanno a disposizione la terra e il cielo con cui giocare e una religione da officiare: quella, appunto, della poesia.